Il lampadario è un tipo di illuminazione, che ha come scopo principale quello di illuminare l’ambiente, ma anche quello di decorare il soffitto. Si distingue dalle lampade soprattutto per la sua capacità di fornire un’illuminazione completa e dalla sua propensione alla stabilità: difficilmente, una volta installato un lampadario, si avrà la possibilità di rimuoverlo facilmente sia per la pesantezza che per le manovre di disinstallazione, non semplici. Inizialmente, i lampadari, erano fatti per sorreggere delle candele: per questo hanno la tipica forma a bracci, per permettere a queste di posizionarsi verticalmente senza avere niente a contatto con fiamma e senza far cadere la cera per terra. Per riconoscere quindi un lampadario a prima vista, la domanda che dobbiamo porci è: le lampadine potrebbero essere sostituite da candele? Se la risposta è si, allora si tratta di un lampadario, se la risposta è no, potrebbe trattarsi di una lampada.
Le lampade hanno solo una cosa in comune con i lampadari. Sono anch’esse appese al soffitto. Vediamo ora in cosa differiscono. Le lampade, in origine, avevano lo scopo unico di illuminare. Con gli anni, grazie al senso artistico che da sempre caratterizza gli esseri umani, il suo scopo è diventato anche quello di decorare. Ma torniamo agli inizi: una delle prime versioni di lampada, è proprio quella con la forma tipica ha la lampada di Aladino. Una volta riempita di olio, la fiamma usciva dalla bocca stretta e lunga della lampada. Erano quindi fatte per essere portate a mano, o comunque come illuminazione secondaria. Anche le lampade da soffitto, oggi, difficilmente sono usate come luce principale, ma sono di solito accostate a delle lampade da terra. Inoltre, quelle più diffuse sono riconoscibili dai paralumi di design o paralumi in tessuto. Solo le nuove versioni di lampade, soprattutto se vintage, hanno la lampadina più grande che non ha bisogno di un rivestimento.